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Volti e nomi della Senigallia celebre ma modesta n°7: Alberta “Mamita” Allegrezza

Senigallia-Salsomaggiore: un gemellaggio in TV a Miss Italia 2010 da non perdere!

Foto di Andrea Sestino - Alberta AllegrezzaSenigalliesi curiosi, sintonizzatevi!! Quando  e dove?? Ma da sabato 11 a lunedì 13 settembre alle 21 circa su Rai 1, dove l’inossidabile Milly Carlucci e l’ormai prezzemolino principe Emanuele Filiberto, presenteranno Miss Italia 2010.

Foto di Ray Garcia - Alberta AllegrezzaQualcuno si chiederà, beh… allora??? Il motivo per cui suggerisco di non perdere questo spettacolo riguarda, non tanto il seguire le candidate corregionali a miss, per cui, ben s’intende, formuliamo un grosso in bocca al lupo e faremo tifo e telefonate, bensì a colei che  da diversi giorni sta facendo un po’ da mamma a queste 60 ragazze, o, se lo vogliamo dire con un tono più importante, da “personal coach“ e da coreografa di questo evento: la senigalliese Alberta Allegrezza, in arte e sul blog come Mamita.

Ho conosciuto casualmente Alberta durante le prove del 1° Found Festival al Foro Annonario. Seguivo da sotto il colonnato le note ed i balli di Francesca Gambelli, quando l’attenzione mi è caduta su di una ragazza ai piedi del palco,  che suggeriva consigli a chi in quel momento si stava  esibendo.

Foto di Andrea Sestito - Alberta AllegrezzaAlta, bella, con il fisico asciutto di chi ha dimestichezza con sport e palestre, in pantaloncini corti ed una maglietta rossa anch’essa mini. E’ stata poi Francesca a presentarmela come la sua coreografa e migliore amica. Del resto coreografa ed artista, devono divenire un’unica anima, un’unica testa, un unico corpo, per poter raggiungere entrambi, con il massimo successo e tanta fatica il traguardo che si prefiggono. Anche perché solitamente  queste sono persone a cui le cose semplici non piacciono!

E’ stato allora che ho appreso che anche lei era una senigalliese doc, che aveva studiato danza, che era una ballerina, modella e coreografa. C’è stato subito feeling tra noi due, forse anche dettato dall’età: lei giovane, quasi coetanea di mio figlio, io per lei quasi una figura paterna. E in quell’oretta scarsa che abbiamo parlato, mi ha dato tutti i suoi dati “tecnologici” per poterla “conoscere meglio” in rete ed il suo numero di cellulare per poterci risentire.

Dico questo, perché poi scoprendola “virtualmente“, mi sono sentito onorato ancor di più, per quella amicizia offertami da sì tale artista che lei mi aveva regalato a “scatola chiusa“. Ma devo dire che anche leggere su internet che ha lavorato per tre anni con Gino Landi, o aver avuto esperienze lavorative con coreografi come Luca Tomassini e Franco Miseria, o con attori quali Enrico Brignano, oppure con cantanti come Claudio Baglioni, non tralasciando i titoli degli spettacoli televisivi cui ha preso parte in ruoli vari quali “Domenica in”, “Disco per l’estate”, “Telethon”, “L’ultimo valzer” RAI con Fazio e Baglioni, come coreografa “Notte Mediterranea” (RAI 2) con Max Tortora e Federica Panicucci,  “Guarda che Luna” (RAI 2) con Massimo Giletti e Hoara Borselli, produzioni cinematografiche come “Aprile” con Nanni Moretti e Silvio Orlando, film di Nanni Moretti e si potrebbe continuare, mi ha fatto riflettere sul “perché” della scelta di questa ragazza nel concedermi la sua amicizia, proprio a me, ed in una frazione di tempo giusta appena per prendere quel caffè che in realtà, poi, non abbiamo mai preso.

Foto di Roy Garcia - Alberta AllegrezzaGiorni fa ci siamo risentiti e mi ha riferito che si trovava a Salsomaggiore, con la massima semplicità come fosse una cosa alla portata di tutti, che faceva parte del cast di Miss Italia 2010 in qualità di coreografa. Le ho chiesto allora quale sarà il suo ruolo specifico ed in che cosa consisteranno le sue coreografie. Questa la risposta:

Quest’anno a Miss Italia abbiamo 60 finaliste suddivise in 2 gruppi: 30 ragazze indirizzate al Cinema e 30 ragazze indirizzate alle Moda. Il mio lavoro consiste nel preparare le ragazze all’interno di alcuni videoclip registrati in questi giorni e di alcuni shooting fotografici (nello specifico di quest’anno mi occuperò del gruppo DARK LADY per il gruppo del Cinema e del servizio fotografico subacqueo per il gruppo della Moda) che andranno in onda nelle prime 2 serate televisive, l’ 11 per il cinema e il 12 per la moda. In più sto preparando delle coreografie che saranno eseguite in diretta televisiva. Mi occuperò dei vari movimenti dei tanti ospiti che saranno presenti nelle 3 serate, 11, 12 e 13. Tengo a sottolineare che in questo caso, avendo a che fare con delle giovanissime ragazze senza esperienza, il ruolo da coreografa si ampia ad un ruolo più vicino ad un  “personal artistic coach”, ruolo che va ben oltre al fatto di mettere un passo dietro l’altro, ruolo che impegna tantissimo nel cercare di tirar fuori da ognuna di loro una propria personalità da palcoscenico.”

Mi sono permesso di osare qualche altra domanda. Da dove comincia il lavoro della coreografa su individui che non hanno calzato mai (o quasi mai) le tavole di un “palcoscenico”?

Foto di Andrea Sestito - Alberta AllegrezzaUna domanda che, se fatta a 10 coreografi diversi, avrebbe 10 risposte diverse.
Io penso che il lavoro da “coreografa” in questi casi debba andare ben oltre e l’esperienza maturata nei miei 20 anni di carriera non può che darmi ragione.
Più che un’impostazione da coreografo, ci vuole una particolare sensibilità, una spiccata capacità di osservazione, di ascolto e di comprensione…. insomma una buona preparazione da “personal coach”. Bisogna esser capaci di percepire sin dal primo incontro il carattere della persona da dover preparare e lo stato mentale con cui affronta la situazione. Personalmente non ho un metodo fisso… dipende molto dal tipo di persona che mi trovo di fronte e dal risultato che devo ottenere. Solitamente cerco prima capire ciò che provoca nella persona stessa l’idea di dover salire su un palcoscenico, quali sono le paure, quali  le sicurezze (spesso inesistenti!) e le personali aspettative… insomma mi faccio un quadro generale sugli ostacoli psicologici da dover superare, bisogna prima avere il desiderio di voler mettersi in gioco e, in caso contrario, stimolare suddetto desiderio cercandone interiormente le motivazioni (il lavoro svolto sul campo alla fine porta automaticamente ad un cambiamento di visione di loro stessi verso la vita di tutti i giorni). Molto importante guadagnarsi da subito la fiducia della persona da dover “educare” artisticamente… ti seguirà in ogni cosa vorrai fargli fare, rimanendo ovviamente entro i limiti professionali. Il passo successivo è di scoprire, con il movimento, le loro limitazioni (se esistono) e la loro capacità di apprendimento…… da li si inizia a lavorare sulla coreografia da dover mettere in scena e mano a mano che loro scoprono come gestire il loro corpo in movimento, io di soppiatto aumento le difficoltà per arrivare a fare di un individuo comune un bravo professionista da palcoscenico. Nel caso di Miss Italia, avendo poco tempo per la preparazione (10 gg circa e pochissime ore al giorno) e avendo sottomano tante ragazze (60 per quest’anno), cerco, con l’aiuto di bravi assistenti, di velocizzare il metodo di apprendimento sia in gruppo che singolarmente
.”

Dal momento che tu mi dici che dovrai occuparti dei movimenti dei vari ospiti (che si presumano Vip o comunque gente già abituata ad esporsi al pubblico) il lavoro di coreografa varia rispetto alla domanda fatta sopra, oppure ti avvicini a questi allo stesso modo?

Anche qui dipende dall’ospite e dal risultato da dover ottenere. Sicuramente un vip dello spettacolo è più facilitato nel muoversi su di un palco, perchè abituato a porsi ad un pubblico vasto o ad una telecamera quindi non necessita dei primi passaggi di approccio. Ultimamente la televisione richiede un lavoro veloce, da dover eseguire in 1 ora o addirittura in 15 minuti. Io cerco di valorizzare al meglio la performance dell’ospite con una preparazione efficace e spettacolare al pubblico, per quanto è possibile, e semplice da realizzare in breve tempo.”

Come si mascherano certi difetti di portamento delle miss e dei vip (belli, famosi…ma magari dei legni…) e in principal modo quanto è difficile farglieli notare, visto i nomi, per poterli poi celare ?!

Non posso svelare tutti i segreti dello spettacolo…altrimenti non esisterebbe più spettacolo!!! 🙂 Io mi muovo sempre in un modo molto rispettoso di fronte a tutti, più o meno vips. Se posso sdrammatizzo i difetti scherzandoci su, in modo tale da non offendere chi ho di fronte e lasciare che rimangano aperti ad ascoltare i miei consigli….non impongo nulla, lascio la possibilità a loro di arrivare a capire che se consiglio di sistemare e camuffare dei piccoli difetti è per una loro buona riuscita della performance…e non perchè li giudico “storti“.

Si prova più soddisfazione a far sciogliere le dilettanti o far rendere “sciolto” un volto conosciuto?

La soddisfazione è grande in entrambi i casi, è una sfida che mi piace a prescindere! Sicuramente preparare un vip favorisce molto di più il tuo curriculum professionale ;)”

Solitamente sulla rubrica “Volti e nomi della Senigallia celebre ma modesta… ”, illustro maggiormente la vita del personaggio, ma in questo caso i link sono sufficienti ed abbondanti per approfondire le ulteriori ed eventuali curiosità. Quello che volevo ancora aggiungere è questo. Stanno allestendo in questi giorni al Foro Annonario un set per girare uno spot pubblicitario per una nota casa straniera di auto. Una nota show girl ha svolto le prove del suo spettacolo al teatro La Fenice, anche se ha evitato in ogni modo di farsi vedere, come una di quelle vecchie sofisticate dive dei “telefoni bianchi“, tanto da non ritirare neppure un premio che il Comune le aveva gentilmente assegnato, accontentandoci (per farsi perdonare?) con una sua benevola promessa, che voglio sperare non sia quella da marinaio, vista la sua cittadinanza svizzera, di venirci a trovare l’anno prossimo in occasione del Summer Jamboree.
Malgrado questo se ne è parlato e scritto dando ai due eventi una grande evidenza. Il perché di tanto parlare dei due avvenimenti, sta nel fatto che essi, almeno secondo gli addetti ai lavori, ripagheranno lo “scomodo” facendo conoscere fuori dai nostri confini le eccellenze della nostra Senigallia.

Strano è invece il silenzio che aleggia sul nome di questa nostra concittadina, Alberta Allegrezza alias Mamita. Silenzio che denota o una ignoranza (ben inteso… come mancata conoscenza della cosa) circa la sua partecipazione ad un evento artistico di carattere nazionale e non solo, o ad una riduttiva valutazione delle sue qualità artistiche. Certamente si tratta della prima delle due possibilità, per cui credo che il mio compito, ancora una volta si esaurisca qui.

Ho fatto conoscere, o quanto meno ricordare, ai più, questa nostra illustre concittadina, sicuramente artisticamente parlando meritevole, ed io certo non ho la qualifica per poterlo fare, che ritengo debba essere omaggiata dell’attenzione delle nostre Istituzioni locali.

Anche perché, qualora invitata, sono più che certo, non rifiuterebbe quel premio che qualcuna, con una “sbornia” di successo, si è “dimenticata” di ritirare. Del resto anche lei ha portato alto il nome di Senigallia, lo sta portando e lo continuerà a portare, anche se la sua modestia le impedisce di urlare i suoi successi. Sta a noi, quindi, fare il tifo per lei e sentirci orgogliosi nel dire, da sabato 11, davanti alla TV, questo l’ha fatto un’ de machì. Quindi onore al merito soprattutto da parte di chi può, perché le sarebbe dovuto e più che giustificato.

In bocca al lupo Alberta… anzi Mamita!!

di Franco Giannini

FOTO a colori del fotografo californiano RAY GARCIA e quelle in B/N del fotografo senigalliese ANDREA SESTITO, forniteci tutte gentilmente da Alberta Allegrezza.

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